Elemento minimo necessario
Premesse

testo - pag.1

E Polo (al Gran Kan): «L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio».

(I. Calvino, "Le città invisibili")

(prof. Paini)


guida - pag.1

Sai chi è Marco Polo? Se non lo conosci, cerca informazioni su di lui.

Italo Calvino, un importante autore italiano del Novecento, ha ripreso il personaggio di questo viaggiatore per parlare di città invisibili. Si tratta di un'opera complessa e dai contenuti molto profondi, ma anche molto affascinante.

Rileggi il brano e discuti con i tuoi compagni del suo possibile senso: cosa ti dice? Che idee, immagini, suggestioni fa nascere in te?

In chi ti riconosci: in chi accetta le situazioni che trova, anche se negative, o in chi lotta per trovare il positivo che c'è?

(prof. Paini)


teoria - pag.1

Quando costruiamo il nostro pensiero, per poterlo esprimere verbalmente ad altri, elaboriamo per forza delle frasi. Queste di solito sono minime o semplici quando siamo bambini ("Io ho fame", "Voglio acqua"…), mentre si fanno più complesse crescendo (periodi complessi e/o composti).

Nelle seguenti schede studierai il concetto di principale e subordinata, di coordinazione e di subordinazione. Poiché si tratta di questioni un po' tecniche, è meglio se famigliarizzi subito con una terminologia specifica che verrà poi costantemente usata.

Proposizione principale: è quella parte del periodo che esprime un pensiero compiuto in modo autonomo, ossia, se anche togliessimo il resto del periodo, il senso della proposizione sarebbe chiaro e completo.

Esempio. Oggi sudo molto (principale) poiché c'è un gran sole.

Proposizione reggente: è un segmento del periodo che regge un altro segmento. Non è per forza la principale! Infatti anche una subordinata può a sua volta avere delle subordinate e quindi fungere da reggente.

Esempio. Oggi sudo molto poiché c'è un gran sole (reggente del segmento "che scalda…) che scalda tantissimo.

Coordinazione per asindeto: due segmenti del periodo sono collegati fra loro non da congiunzioni ma da segni di punteggiatura.

Esempio. Oggi sudo molto poiché c'è un gran sole, non si muove una foglia, c'è afa. (I tre segmenti sottolineati sono coordinati fra loro per asindeto, cioè con solo un segno di punteggiatura, in questo caso una virgola)

Coordinazione per congiunzione: due segmenti del periodo sono collegati fra loro da congiunzioni coordinanti.

Esempio. Quando vado al mare ed il sole splende, sto sempre in spiaggia ma non nuoto quasi mai. "Ed" e "ma" sono congiunzioni coordinante che abbiano ciascuna due segmenti del periodo.

Subordinata esplicita: è una proposizione subordinata introdotta da una congiunzione subordinante e con il verbo di modo finito.

Esempio. Oggi sudo molto poiché c'è un gran sole. "Poiché" è una congiunzione subordinante causale, "c'è" è un verbo finito.

Subordinata implicita: è una proposizione subordinata non introdotta da una congiunzione subordinante ma da nulla o da una preposizione/locuzione, e con il verbo di modo indefinito.

Esempio. Oggi sudo molto essendoci un gran sole. Tra il primo segmento (Oggi sudo molto) ed il secondo (essendoci…) non c'è nessun legame esplicito; nella seconda parte il verbo è di modo indefinito.

Esempio. Nell'andare a scuola ho perso i guanti. Il segmento sottolineato presenta il verbo di modo indefinito ed è introdotto da una preposizione articolata.

(prof. Paini)


esercizi - pag.1

Esercizio 1

Sottolinea nel testo

  • in rosso le proposizioni principali e con due linee le loro eventuali coordinate
  • in blu le subordinate e con due linee le loro eventuali coordinate
  • cerchia in nero gli elementi di congiunzione

Esercizio 2

Considera ora solo le subordinate che hai individuato e distingui quelle implicite e quelle esplicite.

(prof. Paini)

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